Anche voi dovete lavare i piedi
gli uni agli altri”

12 Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Capite quello che ho fatto per voi? 13 Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. 15 Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.”                 

 

La lavanda dei piedi di Sieger Koder

Nei piedi del povero si riflette il volto di Gesù
Evangelo secondo Giovanni cap. 13,12-15 


“Considerata la missione che la Caritas è chiamata a svolgere nella Chiesa, è importante tornare sempre a riflettere assieme sul significato della stessa parola carità. La carità non è una sterile prestazione oppure un semplice obolo da devolvere per mettere a tacere la nostra coscienza.

Quello che non dobbiamo mai dimenticare è che la carità ha la sua origine e la sua essenza in Dio stesso (cfr Gv 4,8); la carità è l’abbraccio di Dio nostro Padre ad ogni uomo, in modo particolare agli ultimi e ai sofferenti, i quali occupano nel suo cuore un posto preferenziale. Se guardassimo alla carità come a una prestazione, la Chiesa diventerebbe un’agenzia umanitaria e il servizio della carità un suo “reparto logistico”. Ma la Chiesa non è nulla di tutto questo, è qualcosa di diverso e di molto più grande: è, in Cristo, il segno e lo strumento dell’amore di Dio per l’umanità e per tutto il creato, nostra casa comune”.

Papa Francesco ai partecipanti all’incontro promosso da Caritas International – Maggio 2019


Dal convegno Caritas Ambrosiana nov. 2021

Madre Teresa di Calcutta sulla carità ci direbbe:

“Dobbiamo dare servizio immediato ed effettivo ai poveri:
dando da mangiare agli affamati, non solo cibo ma anche la Parola di Dio.

Dando da bere agli assetati: non solo di acqua, ma anche di conoscenza, di pace, di verità, di giustizia e di amore.

Vestendo gli ignudi: non solo con abiti, ma anche di dignità umana.

Dando alloggio ai senza tetto: non solo un rifugio fatto di mattoni, ma un cuore che comprende, che protegge, che ama.

Curando i malati e i moribondi: non solo il corpo, ma anche lo spirito e la mente.

A tutti coloro che soffrono offri sempre un bel sorriso; non dare loro soltanto le tue cure, ma anche il tuo cuore.

Se vogliamo che i poveri vedano Cristo in noi, dobbiamo prima noi vedere Cristo in loro”.

 

 Madre Teresa di Calcutta


Se dovessi scegliere una reliquia della Tua Passione, prenderei proprio quel catino colmo d’acqua sporca. Girare il mondo con quel recipiente e ad ogni piede cingermi dell’asciugatoio e curvarmi fino a terra, non alzando mai lo sguardo oltre il polpaccio per non distinguere i nemici dagli amici, e lavare i piedi del vagabondo, dell’ateo, del drogato, del carcerato, dell’omicida, di chi non mi saluta più, di quel compagno per cui non prego più.
In silenzio, perché tutti capiscano il tuo amore nel mio.

Madeleine Delbrêl


Quale il mio dono e il mio augurio a voi, che come chiamata, continuate a camminare sulle strade e desiderate servire come Gesù ha servito?

Non togliete mai l’asciugamano, lasciatelo bagnato e sporco sempre su di voi e ogni sera guardate l’acqua del vostro catino: vi auguro che sia sporca e lercia!

Madre Cristiana Dobner - Priora Monastero delle Carmelitane Scalze di Concenedo