I Domenica di Avvento
«Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina». Lc 21,27-28
Se, da una parte, i testi di questa prima domenica di Avvento ci offrono descrizioni inquietanti del tempo nuovo in cui Dio ristabilirà la definitività di ogni cosa, dall’altra vale forse la pena raccogliere soprattutto la finalizzazione che ci è consegnata dai versetti conclusivi di questo brano evangelico: Luca ci conferma nella convinzione che il venire del Signore non ha altro scopo che ricondurre tutta la creazione, uomini compresi, alla liberazione attesa. Liberazione dalla schiavitù, dal dolore, dalla sofferenza, dalla dispersione; e liberazione dal peccato, che è l’impaccio con cui ci muoviamo nel mondo, accanto a tante cose belle e buone che comunque conosciamo e sappiamo realizzare. Il disordine e la tenebra, insomma, sono destinati a mutarsi in luminosa chiarezza, in una festa piena di senso. Così possiamo provare a muovere i primi passi dentro il rinnovato tempo di attesa che ci conduce al Natale del Signore.
Preghiamo
O Dio, risveglia la tua potenza e vieni;
allontana gli assalti del male
e sostieni la Chiesa
che si affida alla tua misericordia.
dalla liturgia del giorno