02 - Il primo progetto e quello esecutivo
Il primo progetto, decisamente stilistico (prevedeva il raddoppio della croce greca, con seconda cupola, verso ovest) a firma del geom. Ferruccio Turri, approvato dalla Fabriceria della Parrocchia, non venne accettato dalla popolazione e quindi accantonato fu affidato perciò un nuovo incarico all''arch. Giacinto Zari Il suo progetto, comportante l''ampliamento pure verso ovest, venne approvato e avviato a realizzazione. Alla superficie totale della vecchia chiesa mq. 475, il nuovo progetto ne aggiunse altri 640 più 230 della cripta L''ampliamento consiste nell''aggiunta di un grande volume a copertura piana, fiancheggiato da due navate a tutta lunghezza, coperte ognuna da tre volte a crociera; sopra i pilastri in tutto l''ampliamento continua la trabeazione settecentesca, in cui si aprono tre finestre lunate per parte. Il presbiterio, il coro, la sagrestia e la penitenzieria, sopraelevati di 1.15 m dal pavimento della chiesa, sono di dimensioni uguali a quelli settecenteschi, come pure l''arco trionfale che raccorda il presbiterio alla sala. Lo spazio presbiteriale è separato dal resto della chiesa da una balaustra e contiene l''altare maggiore, anch''esso della fine del 1700 e spostato in occasione dell''ampliamento. A destra e a sinistra a completamento delle navate laterali gli altari di S. Giuseppe e della Madonna. Ai lati dell''altare maggiore vi sono la sagrestia e la penitenzieria cui si accede salendo una scala in marmi policromi, contornata dalla balaustra, e al di sopra di esse l''organo con la cantoria. Dà luce all''abside e alla navata centrale una vetrata riaperta nel 1989. A sinistra si accede all''archivio e alla cripta, a destra invece una porta di sicurezza immette in un locale adibito a deposito e di qui all'esterno.
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