04 - Le campane e i campanili

Nel 1788 erano iniziati i lavori per la costruzione di un campanile, ma ancora nel 1792 essi erano fermi ad un''altezza di circa 8 metri da terra. Nel 1798 i lavori erano ancora fermi al punto in cui si trovavano dieci anni prima e i fedeli continuavano ad essere avvisati delle sacre funzioni da una campana sola che si trovava a fianco della sagrestia: ciò provocava diversi inconvenienti, principalmente il fatto che i "terrieri di questa parrocchia” mancavano spesso alle sacre funzioni specie alla Messa, perché non udivano il suono di quell’unica campana. Dopo un notevole sforzo per ultimarlo, nel 1799 il campanile doveva essere terminato e conteneva probabilmente tre campane. Queste campane divennero probabilmente cinque nei primi anni del '900 e fu necessario porre mano ad opera di miglioria e di sistemazione della torre campanaria e delle campane stesse nel 1933. Durante la seconda guerra mondiale poi le campane vennero requisite per farne rottami di bronzo per usi bellici: le campane della nostra parrocchia pesavano complessivamente 1.200 Kg, di cui 720 vennero fusi. Le campane tornarono al loro posto l’11settembre 1949, quando, fuse di nuovo, vennero consacrate da mons. Domenico Bernareggi e nello stesso mese venne restaurato anche il castello campanario. Le campane provengono dalla fonderia Carlo Ottolina e figli di Seregno. Ciascuna delle campane è stata dedicata ad un suo patrono e porta un''iscrizione. La prima campana è dedicata a S. Carlo Borromeo e ha questa iscrizione:

PATER HANC TUAM VINEAM TUERE

ovvero "O padre proteggi questa tua vigna", intendendo con padre S. Carlo e con vigna la parrocchia.

La seconda campana è per S. Giuseppe e riporta l'invocazione:

PROTECTOR SANCTAE ECCLESÌAE ORA PRO NOBIS,

cioè "Patrono della Santa Chiesa, prega per noi".

Ai santi Pancrazio e Bonifacio è dedicata la terza campana, sulla quale è scolpita l'effigie dei martiri e l''invocazione:

SANCTI PANCRATI AC BONIFACI NOBIS ADESTE PATRONI

"O Santi Pancrazio e Bonifacio siate nostri protettori".

Sulla quarta, consacrata al l'Immacolata, è possibile leggere la seguente iscrizione:

SIS PRONOBIS SEMPER POTENS IN HOSTES AETERNUM DONA EIS DOMINE


"O Immacolata, sii sempre potente in nostra difesa contro i nemici. L''eterno riposo dona loro, o Signore".

Infine il "campanone" ha l''immagine del Risorto e presenta questa iscrizione:


HUNC PER SON1TUM OMNIPOTENS AD E IDEM ET PRAEMIUM POPUIUM VOCATO,

ovvero "Iddio onnipotente, con il suono di questa campana, voglia chiamare il popolo alla Fede e al premio eterno"; più sotto sono segnati i nomi del pontefice, dell''arcivescovo e del parroco viventi al momento della fusione delle campane

PP PIO XII - C. A. J. SCHUSTER - SAC. J. COLLI PAR., che indicano il pontefice Pio XII, l''arcivescovo di Milano card. A. I. Schuster e il parroco di Bovisio don Giacomo Colli. Ogni campana ha anche un padrino e una madrina.

Nel 1964 le campane vennero elettrificate. Ben presto i parrocchiani poterono udire un armonioso concerto, facilmente azionato da un tastiera numerica dalla sagrestia. Nel 1974 l''opera di ripristino dell’esterno della chiesa si completava quando venne eseguito il restauro del campanile.

 

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