Le domande della fede
V Domenica di Quaresima «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?» (Gv 11,25-26) Le domande del Vangelo di oggi ci permettono di entrare nel mistero più grande e bello della nostra fede. «Io sono la risurrezione e la vita» non è una frase da catechismo, ma parola di un amico vero, di un Dio fatto uomo perché potessimo capire il suo amore e fidarci. Chi ha accompagnato il dolore di chi ha perso una persona cara sa come in quei momenti mancano le parole per consolare. Abbiamo paura persino di chiedere «dove lo avete posto?»: nel vostro cuore, per la vostra fede, dov’è ora il vostro caro? Forse invidiamo Marta e Maria che accanto avevano Gesù, che sapeva cosa dire e poteva dirlo. Io sono qui… «Io sono la risurrezione e la vita…» «Credi questo?» L’amore vero non vorrebbe arrendersi mai, ma è solo la vicinanza di Dio, la certezza del suo amore che ci apre alla speranza di vita eterna. Preghiamo Io pongo sempre davanti a me il Signore, (Sal 16,8-10) |
PUBBLICATO DOMENICA 26 marzo 2023
Decidere per vivere
IV Domenica di Quaresima «Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». (Gv 9,25) Si può passare dalla cecità a essere un uomo nuovo, perché si aprono gli occhi e si può vedere, osservare per riconoscere, capire, scegliere, con le conseguenze che la scelta comporta. A volte diciamo: questa persona o la tal situazione mi hanno aperto gli occhi (ora capisco, ora vedo le cose come prima non le vedevo, ho una consapevolezza nuova, ho imparato a discernere). Gesù, luce del mondo, ci purifica e ci inonda con il suo Spirito perché arriviamo a discernere, vedere, capire, scegliere e decidere nei suoi confronti, pur sapendo che possiamo – per le nostre scelte che ci conferiscono una nuova identità – anche patire l’incomprensione e il rifiuto. Che avvenga il nostro giorno di luce! Preghiamo Donaci, o Padre, la luce della fede |
PUBBLICATO DOMENICA 19 marzo 2023
Vivere da figli
III Domenica di Quaresima Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Gv 8,31-32) Siamo figli o schiavi? Ci vengono consegnate queste due parole “grandi”: verità e libertà. Due parole che a Cuba stanno suscitando tante domande. Ci affidiamo alla parola di Gesù, che ci apre alla verità su chi siamo. Non la libertà che nasce dall’individualismo di chi si sente libero solo se può fare ciò che vuole, padrone assoluto di sé e degli altri. Non la libertà che viene dall’eliminazione dell’altro, visto come nemico o antagonista. Ma la libertà che nasce da quello che siamo in verità e che vediamo in Gesù: figli. La vita è un dono che ci viene offerto, siamo fatti per ricevere, per essere amati, per donarci, per metterci nelle mani dell’altro, per non appartenerci ma per appartenere. Chiuderci alla verità di Gesù è cadere nella schiavitù di una vita chiusa su sé stessa, come una tomba, senza vie d’uscita, schiacciata, sempre sconfitta. Preghiamo Signore nostro Dio, siamo tuoi figli, opera delle tue mani. |
PUBBLICATO DOMENICA 12 marzo 2023
La promessa di Dio è la speranza
II Domenica di Quaresima Gesù […] affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». (Gv 4,6-7) Gesù manifesta Dio attraverso la sua umanità. Così ci sorprende che chieda un po’ d’acqua. Noi vorremmo dare a Cristo cose grandi, straordinarie, e lui ci chiede un po’ di acqua da bere, una cosa ordinaria. È attraverso le cose ordinarie nei sacramenti che dico a Cristo la mia disponibilità, il mio amore. Cristo si offre a noi in modo ordinario: attraverso l’acqua, il pane, il vino, l’olio. L’incontro si trasforma in straordinario a partire da un bisogno. L’essere missionari è l’incontro tra me – la mia umanità, le mie stanchezze e la mia sete – e l’altro, la sua umanità, le sue stanchezze e la sua sete. In questo incontro avviene il rivelarsi di colui che accoglie, accompagna e dona un’acqua viva. Preghiamo Non importa quanto tu mi sia lontano, quanto mi dimentichi, (S. Teresa di Calcutta) |
PUBBLICATO DOMENICA 5 marzo 2023
Il dramma della libertà
I Domenica di Quaresima Fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. (Mt 4,1) Veramente uomo. Tentato. Anche Lui, attratto da qualcosa. Nella sua libertà che risponda alla sua fame e sete di pienezza, di felicità. È la prova che caratterizza ogni istante della nostra vita e che si rende manifesta in modo più chiaro in certi momenti, in certe situazioni. Perché Dio non ci vuole manichini, ci vuole come figli, capaci di libertà. “Libertad”, “hambre” gridava la gente l’11 luglio 2021 nelle città di Cuba. Repressi, ora moltissimi se ne vanno rischiando anche la vita. Cristo è tentato per accompagnare ogni uomo nel suo cammino di libertà, nel suo bisogno di aderire a ciò che risponde alla sua fame di felicità. Preghiamo Come la cerva anela ai corsi d’acqua, (Sal 42,2-3) |
PUBBLICATO DOMENICA 26 FEBBRAIO 2023
24 febbraio ad un anno dalla guerra
Messaggio dell’Arcivescovo. Noi vogliamo la pace. I popoli vogliono la pace. I poveri vogliono la pace. I cristiani vogliono la pace. I fedeli di ogni religione vogliono la pace. E la pace non c’è.
Raccogliamo con gratitudine l’appello accorato e insistente di Papa Francesco, ammiriamo la sua tenacia, riflettiamo sul suo insegnamento e insieme con tutti i fratelli e le sorelle che vogliono la pace nella giustizia, noi decidiamo di insistere nella preghiera, nella penitenza, nell’invito alla conversione. Per questo propongo che nella Diocesi di Milano si viva la Quaresima come tempo di invocazione, di opere di penitenza e di preghiera per la pace. Coltiviamo la convinzione che solo un risveglio delle coscienze, della ragione, dello spirito può sostenere i popoli, i governanti e gli organismi internazionali nel costruire la pace. Venerdì 24 ore 9.00 S. Messa per invocare il dono della pace – S. Pancrazio |
da La Settimana Pastorale - Anno 15 numero 8
Bollettino Pastorale