10 - Altare della Beata Vergine Maria
Già nell’antica parrocchiale di S. Pancrazio, vi era un altare dedicato alla Beata Vergine: si trovava anch'esso alla sinistra dell''altare maggiore, ovvero l’altare principale situato sulla navata centrale della chiesa, con un'immagine della Madonna dipinta sul muro e protetta da vetro. Nel 1900 gli altari della nuova chiesa erano tre: quello maggiore, quello del S. Crocifisso e quello della Santissima Immacolata. Questi ultimi due si trovavano rispettivamente alla destra e alla sinistra per chi entrava in chiesa: l’altare del S. Crocifisso si trovava cioè nell''attuale posizione, mentre quello della Madonna occupava lo spazio che ora è destinato alla cappella di S. Pancrazio. Infatti, intorno al 1904 venne dedicato un altare a S. Pancrazio. Nella chiesa ampliata l'altare della Immacolata venne posto a sinistra, tornando così ad occupare la posizione che aveva nell’antica parrocchiale. Nel 1955 l'altare, in marmi policromi, in stile barocco, opera del sig. Comana di Bergamo, era sicuramente ultimato tanto che il parroco poteva descriverne con minuzia la bellezza e i costi: la spesa totale per il lavoro fu di 3 milioni e mezzo. La statua della Vergine , proveniente da Ortisei, fu incoronata nel giorno dell'Immacolata del 1960, da don Pietro Paolazzi, abate degli Olivetani di Seregno. Le corone, poste sul suo capo e su quello del Bambino, sono opera della Scuola milanese "Beato Angelico" che utilizzò oro e preziosi donati dai fedeli. Per il loro alto valore sono ora conservate in una cassetta di sicurezza e sostituite da corone in metallo dorato. Anche questo altare, come quello di S. Giuseppe, è sopraelevato di tre gradini rispetto al pavimento della chiesa. Altri due gradini lo separano dal cancello in ferro battuto e dalla balaustra. Sul piano del secondo gradino si trova una predella in legno intarsiato con decori geometrici e al centro gigli, opera della ditta Zari.
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